Regina Coeli: Musica dentro porta in carcere i suoni della nostra Terra

Per la Giornata mondiale della musica, esibizione del nuovo coro multietnico
nato in Musica dentro, Laboratorio di musicoterapia della Casa circondariale di Regina Coeli a Roma.

Musicoterapia a Regina Coeli, Musica dentro diventa un coro

Per la Giornata mondiale della musica, esibizione del nuovo coro multietnico nato in Musica dentro, Laboratorio di musicoterapia della Casa circondariale di Regina Coeli a Roma.

Per la Giornata mondiale della musica, esibizione del nuovo coro multietnico

Un unico grande coro dalle molte anime e dalle molte etnie, nato grazie all’esperienza vissuta nel Laboratorio di Musicoterapia in carcereMusica dentro” e formato da ragazzi di ogni nazionalità, ospiti della Casa circondariale Regina Coeli di Roma. E che si esibirà in una originalissima performance “multietnica” all’interno del carcere romano il prossimo 21 giugno, Festa internazionale della musica.

Lo spettacolo conclude l’edizione di quest’anno del progetto di musicoterapia in carcere voluto dall’associazione A Roma insieme-Leda Colombini e dalla direzione del carcere e coordinato dalla musicoterapista Silvia Riccio.

Musica dentro”, che si tiene a Regina Coeli dal 2014, è un laboratorio di musicoterapia che permette ai detenuti di esprimersi e comunicare con il gruppo attraverso la musica, l’improvvisazione musicale, l’uso della voce e degli strumenti e il movimento.

Nel corso degli ultimi mesi, ciascun partecipante al laboratorio ha portato i suoni, le parole e le immagini delle proprie tradizioni in virtù di competenze canore e musicali che non sono state formate in un corso ma che liberamente sono state condivise, arrangiate e plasmate dal gruppo.

Al termine del loro percorso di riscoperta di nuovi canali di comunicazione mediante il suono, tutti ora possono raccontare la propria identità sonora e il proprio vissuto musicale attraverso i canti e le canzoni della propria cultura, in un contesto di condivisione e partecipazione corale.

Quello che verrà fuori nella Giornata internazionale della musica sarà, dunque un evento che, con la forza e l’energia del suono e della musica, “romperà” idealmente le austere mura del più antico carcere d’Italia e con esso anche le barriere razziali e culturali che dividono i vari ospiti del carcere.

Ad esibirsi, “solisti” e “coristi” che proporranno canzoni e canti africani, israeliani, cubani, zulu, curdi, pakistani, bosniaci e italiani: No me fui solo, una originale canzone scritta in questi mesi da un recluso cubano, La principessa più bella del mondo, canzone tradizionale del Kurdistan irakeno, Mamalyè, canto tradizionale degli Zulu africani, il canto tradizionale della Bosnia Erzegovina Bilo Kia, Il canto tradizionale israeliano Hava nagila (Siate felici), Vivere, successo di Vasco Rossi, e Come l’acqua dentro al mare dei Modà e Heal the world di Michael Jackson.

Nel finale, una sorpresa per i ragazzi: l’arrivo di Nando Citarella e i Cymbalus ensemble, che canteranno e suoneranno in esclusiva per gli ospiti di Regina Coeli.

Mercoledì 21 giugno 2017, dalle 15 alle 17
Sala biblioteca di Regina Coeli – Via della Lungara, 29 – Roma
All’esibizione si unirà Nando Citarella con i Cymbalus ensemble

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